Parto tranquillo anche se il cielo
non è ben chiaro, non è sereno.
Anche il lago, con quell’ acqua scura,
acque violente che tumultuano
a volte tempestose, contro la riva chiara.
Strada sassosa in parte e solitaria.
Luogo remoto e parzialmente nascosto,
paesaggio selvatico,
sulle chine, la vegetazione varia.
Rocce scavate dalle acque,
sotto la cappella della Madonna.
Il monte, quello che si vede, con i suoi fiori,
multicolori, secondo le stagioni,
tra pendici di boschi e selve,
senza valli né ruscelli.
Ripidi sentieri valicabili si,
con scale aggiunte e scenari irreali,
che ad ogni curva ti riservano sorprese
e l’ ennesima emozione.
Quando arrivi sul piano,
se ne va la gioia,
forse perché è troppo facile,
che non da soddisfazione.
Aurelio Delmenico 1999