La pubblicazione di questo contenuto è stata gentilmente concessa da Thomas Schwitter, autore del libro “Piante utili in Ticino e nell’Italia alpina e prealpina” edito da SalvioniEdizioni. Cliccate qui per maggiori informazioni sul libro.
Distribuzione
Margini dei boschi, pascoli, dalla zona collinare a quella subalpina.
Descrizione
Pianta erbacea perenne dal fusto strisciante, lungo 10-30 cm e pubescente. Le infiorescenze partono dall’ascella delle foglie e hanno fiori la cui corolla è di colore blu-lilla o roseo-violetta. Le foglie sono opposte e hanno una forma che varia da rotonda a ovale o ellittica e hanno un picciolo molto corto; il margine è dentellato e la superficie è vellutata per via della presenza di uno strato di peli morbidi.
Uso alimentare
Al gusto lievemente amaro e astringente delle foglie, molto simile a quello del classico tè, si deve il nome popolare “tè svizzero”. L’infuso ha un sapore piacevole e particolare che ricorda il miele di castagno. Contiene circa lo 0.5-1% di glicosidi iridoidi del tipo aucubina e catalpolo e relativi esteri ad azione lievemente antimicrobica e antinfiammatoria, lo 0.72% di flavonoidi, lo 0.56% di tannini e il 9.5% di saponine triterpeniche ad azione secretolitica. Durante la fioritura si raccolgono le cime composte da fiori e foglie: si possono fare essiccare e poi frantumare prima dell’utilizzo oppure utilizzare fresche in infusione a piccoli pezzi in acqua bollente per 10 minuti. Il parroco Künzle consigliava a chi svolge un intenso lavoro intellettuale di bere una tisana di fiori e foglie di Veronica officinalis la sera prima di coricarsi, sia per il suo effetto calmante sia perché pare favorisca la memoria.
Uso farmaceutico
La medicina popolare utilizza questa pianta in caso di tosse, bronchite, asma bronchiale e otite media nella dose di 1.5 g di droga poverizzaza (1 g = circa 1 cucchiaino da tè) per tazza da prendere 2-3 volte al giorno. È indicata anche in caso di reumatismi, irritabilità, disturbi gastrointestinali e ulcera gastrica. Studi in vivo hanno confermato un effetto protettivo per la mucosa gastrica. Esternamente viene utilizzata sotto forma di infuso in lavaggi o impacchi che favoriscono la cicatrizzazione e calmano le infiammazioni della pelle: la dose è di un pugno di droga per litro d’acqua da mettere in infusione per 10 minuti.