La pubblicazione di questo contenuto è stata gentilmente concessa da Thomas Schwitter, autore del libro “Piante utili in Ticino e nell’Italia alpina e prealpina” edito da SalvioniEdizioni. Cliccate qui per maggiori informazioni sul libro.
Distribuzione
Suoli ghiaiosi, campi soleggiati, in zona collinare. Infestante negli orti.
Descrizione
Pianta erbacea annuale tipicamente estiva. I fusti sono cilindrici, striscianti e arrossati. Le foglie sono opposte e sessili, hanno lamina spatolata e sono carnose. I fiori sono piccoli e gialli. Il nome Portulaca deriva dal latino portula, cioè «piccola porta», e si deve al modo in cui si aprono le capsule per rilasciare i semi.
Uso alimentare
Le foglie e i germogli, succulenti e dal sapore acidulo anche se un po’ terroso-salino, si possono consumare crudi in insalata o cotti nelle minestre, oppure conservare sott’aceto. Il nome oleracea, che deriva dal latino olus («ortaggi»), testimonia il fatto che si trattava di una specie orticola. L’acido malico contenuto nella pianta viene trasformato in glucosio durante il giorno: è per questo che, raccolta al mattino, la pianta risulta più acre. Questo processo, comune nelle piante succulente, avviene soprattutto nei periodi caldi e secchi: le foglie aprono i loro pori la notte per intrappolare l’anidride carbonica sotto forma di acido ossalico e acido malico, e li richiudono prima che faccia giorno e arrivi il caldo, per evitare un’eccessiva evaporazione dell’acqua; durante il giorno svolgono la fotosintesi trasformando l’acido malico in glucosio.
Uso farmaceutico
Questa pianta infestante sta suscitando grande interesse in fitoterapia. L’assunzione due volte al giorno di 5 g di semi ha mostrato di avere effetti positivi nella riduzione di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Le foglie fresche contengono circa lo 0.2% di acidi grassi, mentre i semi ne contengono il 10% di cui la metà è rappresentato dall’acido alfa-linolenico, un acido grasso del gruppo omega-3 responsabile, insieme ai flavonoidi e ai polisaccaridi, di questi effetti positivi. Per la raccolta dei semi si può procedere in questo modo: quando i primi semi sono maturi, la pianta va recisa e messa a seccare su un telo al sole e all’aria; trattandosi di una pianta succulenta, prima di seccare completamente, consente ai semi non ancora maturi di maturare. Esternamente, si può impiegare in caso di punture di insetti e per lenire il rossore degli eczemi.
Altro
La pianta è in grado di desalinizzare i terreni e di legare i metalli pesanti, in particolare il cromo, concentrandoli soprattutto nelle radici e in parte minore nelle foglie. È per questo motivo che viene usata per bonificare terreni contaminati ed è sempre per questo motivo che è molto importante raccoglierla solo in luoghi affidabili.