Se c’è una cosa che non è uguale per tutti è la pensione. Da una parte c’è chi è uscito dal mondo del lavoro a condizioni molto vantaggiose, dall’altra chi fatica ad arrivare a fine mese. E proprio per finanziare le ottime rendite di un cospicuo gruppo di ex-dipendenti dello Stato, l’Istituto di previdenza del Canton Ticino (IPCT) oggi si ritrova con una voragine da 500 milioni di franchi. Un buco che si vorrebbe colmare chiedendo un sacrificio ai più giovani. Una ricetta che fa storcere il naso a molti. Infatti, oltre a precludere un futuro altrettanto roseo a chi oggi è chiamato alla cassa, questa soluzione potrebbe innescare tensioni intergenerazionali. Nella serata di Falò, le storie di lavoratori e pensionati e l’allarme degli esperti.